Mio marito ed io siamo una coppia clonata da Raimondo Vianello e Sandra Mondaini. Non tanto per le somiglianze fisiche, perché io sono alta come Vianello e mio marito come la Mondaini, quanto piuttosto perché pur andando d’accordo, abbiamo interessi spesso diversissimi. Lui si muoverebbe soltanto per andare a visitare luoghi storici, chiese e musei mentre io sono sempre pronta con la valigia in mano per andare a visitare cantine, ristoranti particolari ed enoteche. Quasi sempre, per sfinimento, finisce con l’accontentarmi.
C’è però un’eccezione, un viaggio che ci ha messi d’accordo che abbiamo recentemente fatto in Trentino all’Abbazia di Novacella.
Già all’arrivo al paesino di Varna ci accoglie un bellissimo paesaggio di frutteti, prati verdi e profumati e vigneti terrazzati con muri a secco. Entrando nell’Abbazia incastonata tra le montagne mi sono sentita all’improvviso catapultata in un tempo lontano, in un luogo che invita a vivere ad un ritmo più lento e rilassato. Un giardino da fiaba, una biblioteca antica, una basilica gotica. Eravamo improvvisamente finiti dentro “Il nome della Rosa” e mi aspettavo da un momento all’altro di veder comparire Guglielmo di Baskerville. A proposito, all’interno delle mura c’è un bellissimo giardino barocco dove ho scoperto crescono oltre settanta varietà di piante officinali, come l’erba cardiaca o la trigonella, la citronella, la salvia di melone, il timo giamaicano ed il tabacco, dalle quali si producono ottime tisane ed inoltre vi sono tantissimi tipi di rose. Queste erbe e piante regalano ai vini dell’Abbazia un meraviglioso bouquet di sentori. Perché questo luogo, oltre ad essere il più grande complesso conventuale del Tirolo, …è tra le cantine attive più antiche del mondo vinificando da oltre 850 anni. Le vigne vengono coltivate senza uso di diserbanti chimici e con trattamenti minimamente invasivi.
La maggior parte delle uve viene vinificata in acciaio per mantenere le caratteristiche di fragranza e di freschezza dei vini come avviene nel caso della Linea Classica costituita da vini con eccellente rapporto qualità prezzo. Una piccola parte, proveniente da vecchi vigneti (meno produttivi ma di ottima qualità) va a costituire un prodotto di “alta gamma” (anche se già la linea Classica è veramente notevole); si tratta della linea Praepositus. In questo caso viene fatto un passaggio in botte o barrique per brevi periodi.
Questa fantastica cantina, che produce ben ventotto etichette, è rinomata soprattutto per i vini bianchi come il Müller Thurgau, il Sylvaner, il Traminer aromatico, il Veltliner ed il mio preferito, il Kerner, un amore sia a prima vista che a primo sorso.
Nell’enoteca della cantina si possono degustare tutti e ventotto i vini in modalità “alla spina”, ad un prezzo molto conveniente, ma non posso raccontarvi questa esperienza perché, dopo l’ottavo assaggio, sono stata portata via da mio marito con la minaccia di essere gettata e lasciata nel Pozzo delle Meraviglie che si trova proprio al centro dell’Abbazia.
Novacella è veramente un luogo del cuore che ti mette in sintonia con il marito, con il mondo e con te stessa e con la sua storia insegna che, con il lavoro, la passione e la perseveranza, come la fenice si può sempre rinascere migliori di quello che siamo.